| Durza
« Il vento ululava nella notte, portando con sé un odore che avrebbe cambiato il mondo. Uno Spettro, alto e flessuoso, alzò la testa per fiutare l'aria; aveva sembianze umane, ma i suoi capelli erano cremisi e gli occhi rossi come braci incandescenti. »
Preludio
Durza prima di diventare uno spettro si chiamava Carsaib, ed era un membro di una tribù del Deserto di Hadarac. Suo padre fu chiamato spergiuro e la famiglia fu esiliata e poi uccisa. Carsaib fu salvato da un vecchio mago, Haeg, che gli insegno le arti magiche. Mentre viaggiavano dei banditi attaccarono i due; Haeg rimase ucciso e Carsaib per vendicarsi evocò degli spiriti che però, più forti di lui, si impossessarono del suo corpo. Da allora si fece chiamare Durza. Insegnò a Galbatorix diversi segreti della magia Nera. Con i suoi poteri malefici, aiutò Galbatorix a soggiogare il Cuore dei Cuori del primo cavaliere ucciso dall'imperatore. In seguito aiutò Galbatorix a elaborare la magia nera con cui legare Shruikan, questo legame era una semplice imitazione o un semplice surrogato del legame che c'è realmente tra drago e cavaliere.
Ruolo in Eragon
In Eragon, Durza comanda le truppe degli Urgali e di Galbatorix. È lui ad organizzare la missione di prendere l'uovo di Saphira ad Arya. Con una magia oscura inventata da lui stesso incanta le frecce della truppa di Urgali che è con lui, in modo che le frecce non possano essere fermate da nessuna magia. Con un incantesimo incendia un intero bosco e accecato dalla collera per il fallimento con la magia uccide gli Urgali. La sua missione fallisce, ma riesce comunque a catturare Arya che inizierà a torturare per farle rivelare la posizione degli altri elfi.
È il generale di Gil'ead e ordina di drogare Eragon, va poi a fargli visita dove, con un abile eloquio, cerca di farsi dire il suo vero nome e cerca di farlo passare dalla sua parte invece che dalla parte del re. Combatte per la prima volta contro Eragon e Murtagh nella prigione a Gil'ead,dove è rinchiusa la stessa Arya. Dimostra la sua superiorità contro Eragon, ma viene colpito al volto con una freccia da Murtagh e scompare per poi ricomparire più potente di prima in altro posto.
Negli ultimi capitoli del libro, guida gli Urgali nella Battaglia del Farthen Dur, rivelando un'ottima conoscenza della lingua Urgali. È lui che con il potere degli spiriti tiene in pugno le menti degli Urgali. Grazie ad una trappola architettata dai Gemelli, attira Eragon nella grande stanza sotto Isidar Mithrim con l'intenzione di catturarlo. Grazie però all'intervento di Arya e Saphira, Eragon gli conficca Zar'roc nel cuore, uccidendolo e liberando gli spiriti che lo possedevano.
|
