I LIBRI DI CHRISTOPHER PAOLINI

ROMANZO

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Il Pranante
view post Posted on 10/3/2009, 15:45




Romanzo
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La parola romanzo deriva dal termine francese antico romanz o roman, che è una abbreviazione della locuzione latina romanice loqui, cioè "parlare in lingua romanza", vale a dire in lingua di derivazione latina.

I primi testi ad essere chiamati "romanzi" appartengono alla letteratura francese delle origini che ancora non si distingue del tutto da quella delle altre nazioni europee che hanno in comune la stessa eredità linguistica e cioè il latino.

Il romanzo si distingue dalla novella o racconto per la lunghezza e pertanto anche dalla maggiore complessità, cioè tempi più lunghi, vicende ed ambienti più elaborati, maggior numero di personaggi. Esistono comunque romanzi brevi, così come esistono racconti lunghi.

Deve essere comunque chiarito che, se in italiano, il termine romanzo si riferisce a qualunque narrazione lunga in prosa, in inglese romance sta ad indicare le forme narrative di carattere eroico-mitiche tendenti all'allegoria e in cui si presentano elementi di fantastico, mentre le narrazioni in cui la rappresentazione della vita e la cornice sociale sono realistiche vengono indicate con il termine novel.


Storia del romanzo
Sebbene la parola romanzo abbia fatto la sua comparsa in età moderna, caratteristiche del romanzo si ritrovano in numerose opere antiche.

Forme primordiali di romanzo sono state rintracciate già duemila anni prima di Cristo in Egitto appartenenti al filone fantastico, sentimentale, politico, satirico.

Specialmente in età ellenistica infatti i gusti letterari tesero a narrazioni di vario genere, dall'epico al mitologico, dall'umano al fantastico, caratterizzate da una lunghezza piuttosto limitata a dispetto della tradizione omerica.

In India si possono rintracciare intorno al VII secolo d.C. forme embrionali di romanzo nella letteratura indù.

Il Giappone ci offre, tra il X e XI secolo d.C. il testo con una concezione simile al romanzo contemporaneo: La storia di Genji è un vero e proprio romanzo di indagine psicologica eseguita attraverso le storie di un Don Giovanni dell'epoca.

Anche in Cina, intorno al XIV secolo d.C il romanzo diventa un genere popolare, ed intorno al XVI secolo d.C. viene prodotto il famoso Chin P'ing Mei.

Negli anni che vanno dal XVI secolo al XVII secolo materia della narrazione è il romanzo verosimile e il romanzo si trova in una posizione intermedia tra storia ed epica.

A questo proposito sono d'esempio i romanzi picareschi, con la loro pluralità di scrittura e di riferimento a diversi sottogeneri, come il cavalleresco e l'avventuroso.

Il primo vero romanzo di questo periodo è da considerarsi il Don Chisciotte che, grazie alla sua forma che demistifica la tradizione cavalleresca e cortese, rappresenta la prima opera letteraria classificabile come "romanzo" nell'accezione moderna del termine.

Ma è solo alla fine del XVII secolo che l'idea di fiction prende piede nella produzione letteraria e così il romanzo comincia a prendere forma e a guadagnare uno spazio tra i generi letterari.

Fu caratteristico del XVII secolo il nascere e diffondersi, soprattutto in Francia, del romanzo, cioè di una letteratura narrativa di ampiezza e complessità assai maggiori della novella e destinata alla lettura, più amena e di svago che letteraria, di un largo pubblico.

I moralisti del tempo lo osteggiarono per lungo tempo (un'ordinanza settecentesca della corona di Spagna, che agiva in pieno accordo con la Chiesa, proibiva la diffusione dei romanzi in tutte le colonie americane a causa della vacuità, della presunta dannosità per i costumi del nuovo genere letterario).

In realtà i primi veri romanzi sono da attribuire alla prima metà del XVIII secolo.

Essi si volgono nella direzione dell'epistolario e delle memorie dove la forma narrativa che viene adottata in prevalenza, diventa quella che tende di più all'autenticità e alla verosimiglianza.

Verso la fine del secolo si sviluppa un altro filone tematico che è quello del libertinaggio, che segna una tappa importante nella storia del romanzo settecentesco.

Così rivendicata la qualità del nuovo genere, appare in Inghilterra una nuova fase di rottura e un punto insieme di arrivo e di partenza per tutta la storia letteraria europea.

Quello che cambia in tutta Europa agli inizi del XIX secolo è l'intera società: l'avvento della borghesia e del nazionalismo, di spinte rinnovatrici, catalizza nel romanzo le inquietudini di un'intera epoca, con accenti diversi a seconda del Paese interessato: piace ai lettori dell'epoca il tema dello sviluppo dell'individuo. Gli argomenti-cardine di tutta la narrativa realistica sono la famiglia, le vicende e i rapporti che si realizzano al suo interno e che influenzeranno tutta la letteratura sia in Francia che fuori.

Grande fortuna ha anche il genere del romanzo storico rappresentato dal capolavoro di Alessandro Manzoni "I Promessi Sposi". Nell'Italia del XVIII secolo il romanzo ha una vita stentata, sia per ragioni storico-sociologiche, sia per ragioni teorico-estetiche che portavano a guardare con diffidenza a una forma narrativa così diversa da quella tradizionale.

Ancora nella seconda metà del Settecento si assiste al persistere del romanzo ispirato ai modelli stranieri, con le caratteristiche dell'avventura e della completa assenza di problematicità dei personaggi.

Nella seconda metà del secolo è importante il fenomeno della letteratura d'appendice che consente al lettore il processo di immedesimazione nella vicenda.

Agli inizi del nostro secolo nascerà il romanzo sperimentale. Il naturalismo francese influenzerà in Italia il Verismo (Giovanni Verga, Matilde Serao, Grazia Deledda). Il romanzo è, a questo punto, un genere conosciuto e rispettato, almeno nelle sue espressioni più elevate ( i "classici"): con il Novecento la forma del romanzo, e più in generale l'intera cultura, è "investita da un vero turbine".

Appaiono all'orizzonte culturale e filosofico la psicoanalisi (Italo Svevo), la logica,la linguistica, e anche la tecnica narrativa cerca di adeguarsi.

Dopo aver cercato rifugio nella rappresentazione di classi subalterne (Verismo) oppure di classi alte, il romanzo non può più essere basato sulla relatività ed esso modifica la sua struttura: la trama spesso scompare, non esiste necessariamente una relazione tra la rappresentazione spaziale e l'ambiente, all'andamento cronologico si sostituisce un dissolvimento del percorso temporale e nasce un nuovo rapporto tra il tempo e l'intreccio . Cambia anche la tipologia del personaggio. Termina il mito dell'eroe che viene sostituito dai nuovi antieroi i cui tratti principali sono il senso di frustrazione, la perdita della propria identità, la mancanza di unità psichica, la sensazione di non essere autentici. I protagonisti sono gli inetti, gli uomini, appunto, senza qualità alcuna, gli ammalati fisici e psichici, dei quali spesso si mette in scena l'inutilità dell'azione e della parola.

I problemi per il romanzo del Novecento sono ancora quelli della voce narrante, e al narratore che presenta il punto di vista dominante.


Sottogeneri
Il romanzo, a seconda delle caratteristiche distintive che si rilevano al suo interno, può essere classificato in diversi generi e, talvolta, sottogeneri letterari.

Potrà così essere definito:

Romanzo di avventura quando le azioni e le vicende prevalgono sopra ogni altro aspetto del contenuto.
Romanzo picaresco in cui l'eroe di bassa estrazione si fa strada in un mondo ostile
Romanzo psicologico-intimistico quando emerge in primo piano l'individuo, con i suoi conflitti interiori e, in generale, le sue emozioni e sentimenti, passioni e sensazioni.
Romanzo a sfondo sociale se si tratteggia la vita dei ceti sociali economicamente svantaggiati o si denunciano situazioni di sopruso e pregiudizio.
Romanzo di ambiente e di costume se si descrivono comportamenti di gruppi sociali e di individui che li rappresentano.
Romanzo storico se la vicenda si svolge in un periodo storico ben definito e importante per lo svolgimento dei fatti.
Romanzo comico-umoristico quando è condotto con un taglio che sottolinea lo stravolgimento delle situazioni normali e muove il riso.
Romanzo giallo (o detective story) se la trama si fonda sulla dinamica delitto-investigazione e suoi ruoli di vittima-assassino-investigatore.
Romanzo fantastico (o fantasy) se la trama prevede l'interazione con mondi o caratteri che vanno oltre il reale, spesso fondati in una dimensione a-storica e mitica.
Romanzo gotico, se l'ambientazione è generalmente situata in epoca medievale e i personaggi sono cupi e tormentati, vittime di un destino oscuro che li sovrasta e ne determina la tragica fine o il triste fallimento.
Romanzo di fantascienza (o science-fiction) quando l'ambientazione è il futuro più o meno prossimo, in cui vengono proiettati i problemi scientifici e tecnologici dell'umanità.
Romanzo di fantapolitica se vengono ripresi temi riguardanti l'organizzazione di uno stato o delle particolari ideologie e vengono fatte trasposizioni in chiave fantastica, camuffando i riferimenti realistici.
Romanzo di spionaggio (spy-story) quando dominano sulla scena i conflitti tra agenti segreti di vari paesi (spesso CIA e KGB).
Romanzo rosa se è orientato al sentimentalismo.
Romanzo storico sentimentale quando le vicende sentimentali e romantiche dei personaggi sono collocate in un rigoroso e preciso quadro storico e di costume.
Romanzo nero se è orientato alla violenza.
Romanzo epistolare quando le vicende dei personaggi sono trasmesse con l'espediente del carteggio epistolare.
Romanzo in forma di diario quando le vicende dei personaggi sono trasmesse con l'espediente del diario.
Romanzo didattico, quando il romanzo è un pretesto per impartire insegnamenti.
Romanzo di formazione, quando l'attenzione è rivolta alla evoluzione del personaggio verso la maturità e l'età adulta.
Romanzo filosofico quando il romanzo è un pretesto per trasmettere dei concetti filosofici.
Romanzo d'appendice, così chiamato perché pubblicato una volta "in appendice", a puntate, sui quotidiani e che dovendo sollecitare la curiosità del lettore fino al numero successivo, presenta una trama ricca di colpi di scena e di episodi ad effetto.
Romanzo fiume se affronta, all'interno dello stesso testo, storie lunghissime di intere famiglie o gruppi sociali.
Romanzo ciclico se appartiene a un gruppo di romanzi diversi, ciascuno a sé stante, ma legato agli altri dall'ambiente e dai personaggi.
Romanzo feuilleton, in origine romanzo pubblicato a puntate su di un quotidiano, spesso basato su forti sentimenti, casi sfortunati e intricate vicende.
Nouveau Roman, grosso modo tra gli anni cinquanta e settanta del Novecento.
Romanzo d'analisi che mette in mostra tutte le sfaccettature del sentimento e le pulsioni dell'inconscio.
Romanzo naturalista e verista, una descrizione oggettiva e quasi fotografica della realtà.
Romanzo Thriller, può manifestare contemporaneamente peculiarità proprie a più generi quali: azione, giallo, intrigo spy-story e fantapolitica.
Iperromanzo, quando l’obiettivo è superare i normali limiti del romanzo, ad esempio realizzando la contemporaneità delle azioni, oppure fornendo al lettore la possibilità di effettuare delle scelte.
Romanzo ipertestuale, romanzo realizzato tramite ipertesto o comunque non vincolando la lettura alla sequenzialità delle pagine.
Graphic novel, romanzo a fumetti.
 
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