I LIBRI DI CHRISTOPHER PAOLINI

BRISINGR

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Il Pranante
view post Posted on 16/1/2009, 18:44




Brisingr
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Brisingr è il titolo del terzo romanzo del Ciclo dell'Eredità, una saga fantasy scritta da Christopher Paolini. La casa editrice Random House ha annunciato il titolo in un comunicato stampa del 16 gennaio 2008: precedentemente i fan supponevano che il titolo potesse essere Empire, ossia Impero in inglese,[1] dal momento che lo stesso autore aveva detto che il titolo avrebbe seguito lo schema dei libri precedenti, ossia una parola di sei lettere iniziante con E. Paolini afferma che ha scelto tale titolo perché è la prima parola dell'Antica lingua imparata dal personaggio di Eragon nel primo romanzo.[2][3]. Come si può ben notare, le copertine dei libri rappresentano gli ultimi draghi esistenti, (Saphira, Castigo, Glaedr) e probabilmente l'ultimo libro sarà nero se rappresenterà Shruikan, verde invece se rappresenterà l'uovo non ancora schiuso.

Trama [modifica]
Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.
Eragon, Roran, e Saphira sono in viaggio verso l'Helgrind, la dimora dei Ra'zac, dove la promessa sposa di Roran, Katrina, è stata tenuta prigioniera. Eragon cura la ferita che è stata inflitta a Roran da un Ra'zac nell'accampamento a Carvahall: insieme, si infiltrano nella fortezza e vengono attaccati dai Ra'zac. Roran riesce ad ucciderne uno e assieme al cugino si introduce nei recessi della montagna dove salva Katrina. Qui Eragon, in una cella, trova anche il padre della ragazza: Sloan, il macellaio e traditore di Carvahall.Il Cavaliere decide di rimanere nell'Helgrind per uccidere il restante Ra'zac e decidere la sorte di Sloan; egli dice a Saphira di tornare dai Varden con Roran e Katrina. Rimasto solo, individua e uccide l'ultimo Ra'zac per poi lasciare l'Helgrind con il traditore: durante la fuga dalle forze dell'Impero scopre il vero nome del macellaio e dopo essersi consultato con la Regina Islanzadi, decide di usarlo per obbligarlo a rispettare la sua sentenza: Sloan per i crimini commessi non dovrà mai più rivedere sua figlia ed è esiliato nelle terre degli elfi dove il cavaliere spera che possa ravvedersi e cambiare. Senza più indugi, Eragon affronta il viaggio per ritornare dai Varden, ma nel villaggio di Agrod'est a nord di Melian incontra Arya che era partita in suo soccorso per evitare che fosse catturato dalle forze imperiali; i due tornano così, sani e salvi al campo dei Varden. Il Cavaliere decide di porre rimedio alla maledizione che ha accidentalmente imposto a Elva, tuttavia l'impresa si rivela più ardua e complessa del previsto e il risanamento viene completato parzialmente: ora la bambina può scegliere se ignorare la maledizione o meno. Successivamente Eragon paga il suo debito verso Gedric, dal quale rubò le pelli per la sella di Saphira, e fa visita a Jeod e a sua moglie alla quale dona una sfera d'oro con cui potrà avviare una nuova impresa commerciale che permetterà alla coppia di rifarsi una nuova vita. Murtagh e il suo drago, Castigo, attaccano i Varden poco dopo il ritorno di Eragon. Gli stregoni Elfi, giunti all'accampamento durante l'assenza del Cavaliere, lo aiutano nella sua lotta contro Murtagh, costringendo lo schiavo di Galbatorix a fuggire; dopo la lotta, Eragon celebra il matrimonio tra Roran e Katrina che rialza il morale all'intero esercito Varden.

Nasuada ordina a Eragon di partecipare all'elezione del nuovo re dei nani senza Saphira, per evitare che le spie del re si accorgano della sua assenza e invitino l'Impero ad attaccare i Varden. Eragon accetta seppur riluttante e riceve l'ordine di sostenere il canditato più favorevole alla causa dei Varden, ovvero il nipote del defunto Re Rothgar: Orik, capo del clan del Dûrgrimst Ingeitum. L'elezione è lenta e difficoltosa a causa della litigiosità dei tredici clan, ma un tentativo di assassinare Eragon da parte del clan del Dûrgrimst Az Sweldn rak Anhûin, permette ad Orik di sbloccare la situazione in proprio favore presentando prove per gli altri capi-clan, che bandiscono l'Az Sweldn rak Anhuin e il loro leader. Dopo aver ricevuto la fiducia dei nani, Orik viene eletto come nuovo re dei nani. Alla sua incoronazione partecipa anche Saphira che offre come dono al nuovo sovrano la riparazione dell'Isidar Mithrim, che Arya aveva frantumato nel tentativo di salvare Eragon dallo Spettro Durza. Eragon e Saphira, con il permesso di Nasuada e la benedizione di Orik, tornano a Ellesméra per continuare il loro addestramento. Oromis e Glaedr rivelano al giovane cavaliere che Morzan non è il suo vero padre, questi in realtà è Brom, suo primo mentore e compagno di avventure. Il giorno successivo, Eragon viene a conoscenza della fonte del potere di Galbatorix: gli Eldunarí, o cuore dei cuori. in sostanza essi sono un organo dei Draghi che contiene la loro intera coscienza e la loro forza ed è così resistente da poter sfidare i millenni; Glaedr spiega che Galbatorix nel corso degli anni è riuscito a piegare la volontà dei Draghi in essi conservati e sfrutta la loro forza per aumentare il suo potere come un parassita. Durante il suo soggiorno nelle terre elfiche, Eragon cerca una nuova spada e dopo vane visiste all'albero di Menoa decide di far visita a Rhunön, l'elfa fabbro, e le chiede di forgiare una nuova lama per lui. Lei accetta, capendo la gravità della situazione, ma a patto che il cavaliere riesca a recuperare il materiale necessario: il favoloso acciaioluce. Eragon aiuta l'elfa a generare la sua arma che chiama Brisingr. Quando Eragon decide di tornare dai Varden, scopre che anche Oromis e Glaedr sono in partenza: il suo maestro spiega che è giunto il momento di opporsi a Galbatorix accanto a Islanzadí e Glaedr lascia in custodia il suo Eldunarí a Eragon e Saphira prima della loro partenza.

Eragon e Saphira giungono in aiuto dei Varden, che sono impegnati nell'assedio della città di Feinster, e salvano Arya e Blodhgarm, il capo dei maghi elfi, da un accerchiamento di soladti imperiali. Eragon e Arya guidano l'assalto al castello della città e mentre i soldati si scontrano nei cortili del palazzo, i due si introducono furtivamente con la speranza di catturare la governatrice Lorana e porre fine agli scontri. Giunti al suo cospetto scoprono che tre maghi fedeli al re stanno tentando di creare uno Spettro, per fermare gli invasori; Eragon e Arya tentano di fermare il rito eliminando gli stregoni ma le loro difese magiche rallentano i due che assistono al completamento della trasformazione di un uomo in uno Spettro. Il Cavaliere all'improvviso viene travolto dai pensieri di Glaedr, che fluiscono in lui attraverso l'Eldunarí; assiste così allo scontro fra Oromis e Murtagh. Galbatorix prende il controllo del suo giovane schiavo e tiene bloccati in aria i due Cavalieri e i loro draghi. La malattia di Oromis lo tradisce in duello manifestando una delle sue crisi, che gli impedisce di schivare il fendente letale di Murtagh che lo uccide. Glaedr, travolto dal dolore per la morte del suo compagno, si scaglia contro Castigo e Murtagh, ma il drago rosso lo schiva e lo uccide. Appena Eragon ritorna in se, vede Arya lottare da sola con lo Spettro, Varaug, e immediatamente l'aiuta ad elimanare il mostro. Dopo il successo dell'assedio, Nasuada informa Eragon che il piano dei Varden è di marciare verso Belatona, quindi a Dras-Leona e da lì a Uru'baen, dove cercheranno di uccidere Galbatorix e liberare finalmente Alagaesia dalla sua tirannia.


Personaggi principali [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Personaggi del Ciclo dell'Eredità.

Eragon: ragazzo sedicenne, protagonista del romanzo e primo cavaliere dei draghi del nuovo ordine.
Saphira: drago blu è il drago e la migliore amica di Eragon.
Roran: cugino di Eragon e figlio di Garrow.
Murtagh:fratellastro di Eragon, figlio di Morzan, cavaliere al servizio di Galbatorix e ormai defunto, e Selena,sorella di Garrow.
Castigo: drago rosso di Murtagh.
Arya: principessa degli elfi, ambasciatrice presso i Varden e portatrice dell' uovo di Saphira.
Oromis: elfo, cavaliere dei draghi nascosto dagli elfi e ultimo maestro di Eragon, non più in grado di combattere a causa delle torture subite durante la prigionia presso i Rinnegati.
Glaedr: drago d'oro di Oromis, senza una zampa in seguito a una battaglia con i rinnegati
Orik: nano amico e protettore di Eragon. Nel 3 libro verrà eletto Re dei nani
Nasuada: capo dei Varden e figlia di Ajihad.
Angela: amica di Eragon, erborista e chiromante.
Katrina: figlia di Sloan, il macellaio e futura sposa di Roran.
Elva: bambina benedetta da Eragon nel primo libro, la benedizione si è rivelata poi una maledizione poiché obbliga la piccola a sentire la sofferenza di tutti coloro che le stanno vicino.

Data di pubblicazione [modifica]
Il libro è stato pubblicato negli Stati Uniti d'America il 20 settembre 2008[2][3], in Italia è stato rilasciato in due diverse edizioni: un'unica tiratura in edizione limitata ad Halloween e in seguito con diverse ristampe il 3 novembre 2008[4].

Inoltre, Paolini ha deciso di dividere il terzo libro della trilogia in due volumi, essendo risultato quest'ultimo troppo corposo per essere relegato in un unico volume: la Trilogia dell'Eredità diventa quindi il Ciclo dell'Eredità, formato da quattro romanzi.[5]

 
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